Monday 25 February 2008

F come Filastrocca!

Le sillabe accoppiate

Le doppie separate
si sono proprio stufate.
Le sillabe spezzate
si sono molto arrabbiate.

Alcune poi, interrotte,
si sono proprio rotte.
Invece quelle unite
si sono molto divertite.

Quando a capo vuoi andare
le regole devi rispettare.
E a San Valentino
le sillabe innamorate
si scambiano un cuoricino.

F. (con un aiutino da S.)
15/2/2008

Saturday 23 February 2008

Perché faccio ricerca

Sono ormai più di 15 anni che mi sono laureato, e di fatto sono circa 18 anni che "faccio ricerca" (ho cominciato nella mia tesi di laurea). Fare ricerca vuol dire studiare, ipotizzare, sperimentare, verificare, confrontare. Vuol dire cercare di capire il perché delle cose. Vuol dire cercare di costruire cose migliori di quelle che ci sono. Fare ricerca vuol dire tante cose, e non è facile spiegarlo, e comunque non è l'argomento di questo post.

Qui vorrei scrivere perché io faccio ricerca.

Per un po' di anni mi sono risposto dicendomi:
Perché mi piace. Mi piace scoprire cose nuove. Mi piace l'idea di "vedere più lontano", come i giocatori di scacchi. Mi piace "vedere cose che nessun uomo ha mai visto prima".
Ma questa è una visione un po' romantica e romanzata. In realtà alla fine fare ricerca spesso si riduce a passare molto tempo a capire cosa hanno fatto gli altri, per poter salire "sulle spalle dei giganti" e vedere lontano grazie a loro, e poi a passare molto altro tempo e a fare tanta fatica per vedere un pezzetto più in là.

Ma ultimamente mi sono dato un'altra risposta. Lo spunto mi è venuto dall'osservazione che ci sono alcune cose che mi danno fastidio al di fuori della scienza. Mi dà fastidio l'ipocrisia, la falsità. L'arroganza. L'ingiustizia. La disonestà. (ovviamente di tutte queste cose si fa indigestione non appena si segue un po' la politica italiana...) Mi piacciono la correttezza, la giustizia, la verità. E mi sono reso conto che la scienza è forse l'attività umana che porta più vicino alla verità, alla giustizia. Non la religioni, che privilegiano "il verbo", "la parola di Dio" alle osservazioni e alla verità (se io vedo una cosa e la Bibbia ne dice un'altra, vince la Bibbia, cfr. Galileo...). Non la giurisprudenza, la politica, l'economia, la filosofia, lo studio dell'etica, che sono troppo "umane" - e quindi troppo influenzabili e influenzate.

Ma la scienza, che nonostante alcuni limiti, segue regole precise, persegue obiettivi precisi. Con la scienza si sa come si devono dimostrare le cose. Si sa che alcune cose sono, almeno per ora, non dimostrabili. Si sa che l'obiettivo è capire com'è fatto il mondo "là fuori".

Certo, poi la scienza è fatta dagli scienziati, e gli scienziati sono umani, quindi... però c'è una comunità che segue un insieme di regole precise (il metodo Galileiano, il peer review, ...), che dà valore allo scetticismo, allo spirito critico. Se una cosa è palesemente falsa, lo scienziato che se ne accorge lo dice.

Sì, il mio lavoro (fare scienza) mi piace anche perché è Giusto.

S.

F. come Febbre

Quando F. ha la febbre è più spettacolo del solito:

F.: "Papà, ho l'abbassacollo"
Papà: "Eh?????"
F.: "Ma sì, come si chiama quella cosa lì che quando muovi la testa ti fa male e non riesci a muoverla e rimani bloccato guarda così..." (mima il movimento)
Papà: "Ah, il torcicollo. Hai il torcicollo"
F.: "Noo, ti ho detto che ho l'abbassacollo. Mi fa male non quando giro la testa ma quando la abbasso, vedi così" (mima il movimento) "E anche quando la alzo. Ho anche l'alzacollo".

Logica ferrea.
S.

Tuesday 19 February 2008

La prima pagella

F. ha ricevuto la sua prima pagella. Lacrimuccia.

È una bella pagella, ha preso tutti Distinto (ma «le maestre hanno detto che non danno Ottimo a nessuno in questo quadrimestre»)... a parte il voto in Condotta, che adesso ha un nome molto più complicato, qualcosa del tipo "comportamento consono alle regole della vita democratica e civile". Lì ha preso solo Buono. Speriamo che abbia capito di non dare calci e pugni ai compagni...

Glielo dico o non glielo dico che anche io avevo rischiato il "7 in condotta"?

S.

Tuesday 12 February 2008

Lettera della carlucci su Maiani

Premessa: non conosco Maiani, né la Carlucci. Ma se la Carlucci fosse una mia studentessa e avesse scritto questa lettera, la stroncherei così:

Roma, 7 febbraio 2008
Spett.le :
Presidente Prodi
Ministro Mussi

Sottosegretario Modica

P.C. : Componenti Commissione
Cultura Camera dei Deputati
Componenti Commissione
Cultura Senato della Repubblica

Nel proporlo alla Presidenza del CNR Luciano Maiani è stato definito fisico di alto profilo dotato di grandi capacità manageriali. Niente di più falso.
O è vero o è falso. "Niente di più falso" non ha senso. È anche sicuramente sbagliato: "2+2=3" è "meno falso"? E "2+2=3 e Maiani è un fisico di alto profilo dotato di grandi capacità manageriali"? E "2+2=3 e Maiani è un fisico di alto profilo dotato di grandi capacità manageriali e la Carlucci ha sempre torto"? ecc. ecc.
Maiani nel 1969 ha avuto la fortuna di lavorare per un semestre ad Harvard con Sheldon Glashow (Premio Nobel per la Fisica nel 1979) con i quale pubblicò l’unico suo lavoro degno di interesse.
Manca il riferimento bibliografico. Manca la dimostrazione che fra le centinaia di lavori di Maiani non ve ne sia nessun altro "degno di interesse". Chi scrive dovrebbe prima leggerli tutti e poi "smontarli" uno per uno.
Lavoro che firmò ma che chiaramente non capì visto che nel 1974 lo rinnegò pubblicando un altro lavoro (nota bene: insieme a Cabibbo, Parisi e Petronzio)
Di nuovo manca il riferimento bibliografico.
dove confusero particelle elementari di proprietà fisiche diverse.
"Confondere" è ambiguo. Cosa c'entri il confondere con il "chiaramente non capì" non è chiaro.
Successivamente Glashow addirittura si oppose a che Maiani ottenesse un posto di ruolo al CERN poiché manifestamente non aveva capito una teoria di cui era autore. Cosa, questa, estremamente ridicola.
Sarà anche ridicola, ma lo sono molto di più le affermazioni ingiustificate: chi dice che Glashow si oppose? Chi dice che lo fece perché Maiani non aveva capito? Chi dice che Maiani non aveva capito?
Tutto questo creò un notevole danno di immagine alla Fisica italiana e alla tanto pubblicizzata scuola romana della Sapienza:
Chi lo dice? Dove? Quando? Quantificare il "notevole" danno e la "tanto" pubblicizzata.
i famosi “eredi di Fermi” che ancora non hanno prodotto nulla di scientificamente rilevante
Chi lo dice? Dove? Quando? Mettere i riferimenti alle fonti!
ma che sono molto abili nel procurarsi posizioni di potere: Cabibbo è stato Presidente dell’INFN e dell’ENEA, Petronzio è l’attuale Presidente dell’INFN, Parisi ha presieduto il Comitato di Alta Consulenza che ha portato Maiani alla Presidenza del CNR.
Maiani è stato Presidente dell’INFN e Direttore del CERN provocando danni devastanti ad entrambe le istituzioni. Particolarmente critica fu la sua gestione del CERN come è dimostrato da numerosi documenti (si veda, per esempio, Nature del 4 ottobre e dell’11 ottobre 2001).
Oh, finalmente un timido tentativo di riferimenti bibliografici... ma ancora non ci siamo, riprovi: mancano autori e pagine.
Letizia Moratti, allora Ministro della Ricerca, riuscì a risolvere la crisi e impedì una bruttissima figura all’Italia. Da ricordare che Parisi e Petronzio manifestavano nelle piazze italiane contro la Moratti proprio mentre lei si impegnava a salvare la faccia (e non solo) al loro sodale Maiani.
E quindi? Non si può manifestare il proprio dissenso?
Tutto questo non potrà essere dimenticato. Sarebbe pertanto utile per il bene di tutti e, soprattutto, del CNR che Maiani facesse un passo indietro.
Sembra quasi una minaccia!?
Invito anche i colleghi della Commissione Cultura del centrosinistra ad informarsi meglio prima di esprimere giudizi non basati sui fatti e chiaramente in malafede.
Qui, ovviamente, si rasenta il tragicomico... :-) Paolo Rossi direbbe: "paradosso, negacion de l'evidencia, insulti al clero y apoteosis final".
Questo invito è inoltre particolarmente rivolto al Sottosegretario Luciano Modica. On. Gabriella Carlucci
Insomma, "On. Gabriella Carlucci", meglio se torna al prossimo appello. E studi!!
S.

P.S. Ovviamente quanto sopra è da prendere in tono ironico... e didattico. Ci tengo in particolare a sottolineare l'aspetto didattico: per spiegare come si scrive, spesso il modo migliore è di far vedere come non si scrive, come ad esempio qui. Grazie alla Carlucci per un "buon" (!) esempio.

Thursday 7 February 2008

Isaac Asimov. Noam Chomsky.

Ok, sono due "ragazzi" in gamba, ma che c'entrano?

Mah, è una mia teoria: la psicostoria può essere di conforto in questi tempi bui della democrazia. Tempi bui perché la gente, il popolo, non partecipano più: le percentuali di elettori stanno scendendo sempre più (negli USA, dove si è sotto al 60%, ma anche in Italia - e si pensi anche ai nostri ultimi referendum, che non hanno raggiunto il quorum del 50%). Tempi bui perché l'attuale legge elettorale italiana (la "Porcata" di Calderoli...) non consente di scegliere i propri rappresentanti. Tempi bui perché, come dice quella che forse è la migliore mente del ventesimo secolo, viviamo immersi in una fabbrica del consenso, che ci impedisce di vedere le cose come stanno e di scegliere con cognizione di causa i nosti rappresentanti.

Insomma, io aggiungerei alle leggi della psicostoria la seguente:

Congettura di Chomsky
Continuando la tendenza dei "tempi bui", prima o poi la partecipatività scendera sotto il 50%. A quel punto ci sarà una Crisi.

Prima o poi il 50%+1 (che non è il 51%...) si schiferà e rifiuterà la casta politica che ci ritroviamo. A quel punto sarà facile per un qualcuno (Grillo? Novello duce? Qualcun altro?) "scendere" in politica e mobilitare il 50%+1 schifato. Prima o poi succede. Prima o poi c'è una Crisi. Speriamo che le cose cambino in meglio...

S.