Thursday 7 February 2008

Isaac Asimov. Noam Chomsky.

Ok, sono due "ragazzi" in gamba, ma che c'entrano?

Mah, è una mia teoria: la psicostoria può essere di conforto in questi tempi bui della democrazia. Tempi bui perché la gente, il popolo, non partecipano più: le percentuali di elettori stanno scendendo sempre più (negli USA, dove si è sotto al 60%, ma anche in Italia - e si pensi anche ai nostri ultimi referendum, che non hanno raggiunto il quorum del 50%). Tempi bui perché l'attuale legge elettorale italiana (la "Porcata" di Calderoli...) non consente di scegliere i propri rappresentanti. Tempi bui perché, come dice quella che forse è la migliore mente del ventesimo secolo, viviamo immersi in una fabbrica del consenso, che ci impedisce di vedere le cose come stanno e di scegliere con cognizione di causa i nosti rappresentanti.

Insomma, io aggiungerei alle leggi della psicostoria la seguente:

Congettura di Chomsky
Continuando la tendenza dei "tempi bui", prima o poi la partecipatività scendera sotto il 50%. A quel punto ci sarà una Crisi.

Prima o poi il 50%+1 (che non è il 51%...) si schiferà e rifiuterà la casta politica che ci ritroviamo. A quel punto sarà facile per un qualcuno (Grillo? Novello duce? Qualcun altro?) "scendere" in politica e mobilitare il 50%+1 schifato. Prima o poi succede. Prima o poi c'è una Crisi. Speriamo che le cose cambino in meglio...

S.

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