Friday 7 March 2008

Come (non) si compra una casa

L'antefatto.

Stiamo cercando casa. Ne vogliamo una più grande perché in quella attuale ormai non ci stiamo più fisicamente. La scorsa settimana ne vediamo una tramite agenzia . Non faccio nomi perché non voglio querele :), e perché non mi pare corretto, dato che immagino che tutte le agenzie si comportino allo stesso modo, e perché non mi interessa, non è quello lo scopo. La casa ci piace. È la prima che ci piace tanto. La richiesta è di 290ke. Al di sopra di quanto possiamo permetterci. Ma non la scartiamo perché ci piace proprio tanto e magari qualche sacrificio si può fare. E poi l'agenzia ce la presenta bene: tutto fuori capitolato, tutto ben rifinito, tutto di prima qualità, antifurto, clima, centralina telefonica per avere telefono e ADSL in ogni stanza, ecc. ecc.

Poi torniamo a vederla. Continua a piacerci. Soprattuto a G., ma anche a me. L'agenzia ci mette fretta, ho l'impressione che vorrebbe farci fare una proposta formale lì sul posto, se non addirittura accettare la richiesta. Gli facciamo capire che siamo molto interessati e che vogliamo però rifletterci su un attimo perché è un passo importante e non facile per noi. Concordano, poi a quattr'occhi ci fanno capire - o almeno io capisco- che anche con 5000e in meno la si porta a casa.

Noi passiamo qualche giorno a casa a farci i conti con fogli Excel, grafici sulle rate del mutuo trentennale e sui nostri stipendi, calcoli di prezzi al metro quadro, telefonate "anonime" al costruttore che deve costruire sul lotto antistante per capire che tipo di palazzina/villa/ecc. aspettarci, ecc. ecc. ecc. Ci dormiamo (male) su e ci ridormiamo (male) su. Litighiamo un sacco perché G. è più convinta e io meno. L'agenzia si aspetta la nostra offerta per il giorno dopo, noi telefoniamo sul tardi e fissiamo un appuntamento per due giorni dopo. G. ha l'idea di telefonare al costruttore che l'ha costruita due anni fa per vedere un suo cantiere, con l'idea di capire come lavorano.

Il fatto

Il giorno fatidico, la mattina io pranzo con L. e A. Mi vedono forse poco convinto, hanno comprato casa da poco, ci sono appena passati e mi danno qualche consiglio, fra cui quello di offrire 250ke. Sul momento mi pare esagerato, ma io le cose me le metto via e ci rifletto su (il giorno prima anche mamma aveva detto la stessa cosa) Poi visitiamo il cantiere. Villa a schiera centrale, completamente rifinita, di capitolato uguale all'altra, simile, più vicina al centro, un po' più piccola, ma con una piccola soffitta, insomma sicuramente comparabile. Prezzo: 300e.

Eh no. Quella nuova costa esattamente (considerando la percentuale dell'agenzia) come quella vecchia di 2 anni, che non è stata costruita secondo le ultime norme, ecc. ecc. G. entra in "modalità affari": dimentica i sentimentalismi e ragionandoci su con calma in un'oretta decidiamo di offrire 260e. Andiamo in agenzia, "G. in modalità affari" gli spiega i nostri ragionamenti e li stende abbastanza, provano a risollevarsi cercando di ribattere, di "arrabbiarsi" (io sono convinto che quando fanno così fingono, deve essere una qualche tecnica psicologica da venditore), di cambiare discorso, ecc. ecc. Noi ribattiamo colpo su colpo e li vediamo cedere. Tirano fuori il contratto precedente, lì c'è un prezzo, ma loro dicono che non si ricordano il prezzo vero. A un certo punto uno si lascia scappare che due anni fa hanno pagato la casa 255ke. E DA NOI NE VOLEVANO 290?? CI PIGLIANO PER IL CULO??? Noi facciamo la nostra offerta informale (non firmiano nulla). Ce ne andiamo salutando cordialmente.

Usciamo. "G., gimme five". Li abbiamo stesi. Mano nella mano ci diciamo "Casa nostra è lì che ci aspetta da qualche parte. Bisogna solo trovarla. E bisogna schivare tutte quelle che si mettono in mezzo e non lo sono".

Che morale trarne?

Regola 1: Bisogna essere disposti a rinunciare. Se si è innamorati della casa, se si vuole proprio quella, in un modo o nell'altro ti intortano.

Regola 2: Bisogna informarsi. Borsino immobiliare. Farsi i conti sul prezzo per metroquadro.

Regola 3: Gli agenti immobiliari sanno fare il loro mestiere: ti mettono fretta, cercano di farti firmare il prima possibile, fanno il poliziotto buono e quello cattivo, fingono di arrabbiarsi perché la tua proposta è "indecente", cercano di farti cambiare idea e quando tu ribatti punto su punto cambiano discorso e poi ci riprovano. ecc. ecc. Sono bravi; anzi, hanno tecnica. Ma sono anche "polli", se tu sei in gamba li puoi intortare tu, loro prima o poi si contraddicono, e li scopri. Poi magari non hai la casa, ma almeno non ti sei preso un taccone.

Il postfatto

L'hanno venduta per 290, con un'altra agenzia. Eh, non era proprio la nostra, era solo una che si era messa in mezzo.


P.S. Pagare una birra a L. e A. Dire alla mamma "avevi ragione". Dire a G. che in "modalità affari" non la batte nessuno.

S.

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